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Le dichiarazioni di Antonio Cassano contro Galliani hanno raggiunto in brevissimo Milanello dove, a rispondere al barese, c'era Massimiliano Allegri: "Antonio è stato importante nella prima stagione e lo è stato lo scorso anno fino a quando non si è fermato per un problema al cuore - ha detto -. Sono contento di averlo allenato, le polemiche non servono a nulla. La cosa più brutta è andare via e parlare. Credo che abbia poco rispetto".
Il tecnico del Milan Massimiliano Allegri si è trovato subito di fronte a una conferenza stampa incandescente tra le dichiarazioni al vetriolo di Cassano, i dubbi sulla competitività della rosa e sul suo futuro. "Nello spogliatoio ci sono momenti positivi e negativi - spiega il tecnico -. La cosa più sbagliata è parlare quando si va via, serve rispetto. I problemi ci saranno sempre, anche dopo aver vinto lo scudetto non ci davamo i bacini. Dove bisogna vincere la tensione c'è sempre". L'obiettivo si è poi spostato sull'inizio di stagione: "Innanzitutto non ho mai pensato di dimettermi. Ho la fiducia della società e della squadra. Con Galliani c'è sempre uno scambio di idee e per quanto riguarda Ze Eduardo abbiamo scelto di fare come abbiamo fatto. Pazzini? Era il giocatore che ci mancava".
Il Milan che si appresta a ospitare la Sampdoria è una squadra nuova, ma la cosa non spaventa Allegri: "Inizia una nuova sfida affascinante per tutti. Dobbiamo fare il massimo e vedere dove riusciamo ad arriare. L'obiettivo è vincere il campionato, possiamo e dobbiamo lottare". Intanto arriva la Samp di Ferrara: "Ha battuto il Barcellona, dovremo essere determinati. Kakà? Ci sono ancora sette giorni, vedremo cosa accadrà. Potrà essere determinante". Infine ancora una battuta amara su Antonio Cassano: "E' stato determinante nel vincere lo scudetto, poi si è fermato. E' stato aiutato dal Milan e rimesso in campo. Gli abbiamo dato una mano per andare all'Europeo. Se non avesse giocato nel Milan non sarebbe andato agli Europei... poi ha chiesto di essere ceduto".
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